Le fake news in flebologia

Ci risiamo, arriva la primavera e insieme ai prati fioriscono anche le “bufale” flebologiche. A tanti di voi saranno arrivate raffiche di mail che illustravano le proprietà miracolose di qualche crema che avrebbe guarito tutte le patologie delle vene: niente più brutti capillari visibili, via le vene varicose più grosse di un pollice e tutto questo senza ricorrere al medico (al massimo potete consultare il dr Google ma è meglio non indagare nemmeno in quel senso, fidatevi e basta).

A completamento di tutto delle belle foto “prima e dopo la cura”, magari le gambe non sono proprio corrispondenti, manca un neo in quel punto o la forma del ginocchio è differente ma in fondo, chi se ne importa, a volte la voglia di credere è più forte della ragione. Ovviamente non mancano mai le recensioni, chiaramente solo positive, e magari anche la dotta opinione di un “medico” che non esiste (se provate a cercare quel nome sui siti degli ordini dei medici non riuscirete mai a trovarlo).

La medicina è una cosa seria ma, purtroppo, é anche un business. Gli enti di controllo servono proprio a tutelare i pazienti, infatti gli ordini dei medici sono stati istituiti per far si che l’etica o perlomeno la deontologia siano alla base dell’operato dei medici.

Sorprendentemente questo controllo si opera solo sui medici mentre qualsiasi ciarlatano o affarista con pochi scrupoli può operare senza problemi nel web, in tv o addirittura nel mondo reale.

La flebologia moderna offre possibilità enormi ai pazienti con insufficienza venosa essendo riuscita a sostituire l’intervento chirurgico con procedure mini-invasive nella quasi totalità dei casi. Basta affidarsi a un flebologo.

Come diceva Schopenhauer nella vita si può fare solo due cose: o si crede o si pensa e parlando di medicina è sicuramente meglio la seconda.