La scleroterapia ecoguidata

Fino a pochi anni fa il trattamento della vena safena insufficiente aveva un solo gold standard: la chirurgia. Questa era infatti quasi l’unica proposta terapeutica per i nostri pazienti e spesso veniva eseguita con criteri tradizionali, stripping lungo a tutti, diagnostica pre-operatoria rudimentale (Doppler CW nella migliore delle ipotesi), anestesia generale o spinale e ricovero di una settimana.

Alla fine degli anni 80 venne proposta la sclerosi ecoguidata della safena e, per la prima volta, la scleroterapia iniziò quel processo di affrancamento da quella fase “artigianale” che l’aveva caratterizzata fino a quel momento.

Infatti la necessità di uno studio strumentale preciso e il monitoraggio del risultato divennero una costante della scleroterapia ecoguidata. Inoltre la possibilità di guidare con esattezza il trattamento portò a un’aumentata sicurezza che dette nuovo impulso a tutta la scleroterapia.

Pochi anni dopo, con l’introduzione nella pratica clinica della schiuma, il trattamento sclerosante in eco-guida entrò a pieno titolo a far parte dell’armamentario terapeutico del flebologo.

Sulla scorta di questa novità ebbe nuovo impulso anche la ricerca di alternative non chirurgiche e si può affermare che anche le tecniche ablative termiche sono state stimolate dalla necessità di trovare un’alternativa al tradizionale stripping, intervento quest’ultimo ormai relegato in molti paesi non più al ruolo di gold standard, ma solo a quello di un old standard.

La chiusura con colla della vena safena

Una delle terapie più recenti e innovative dell’insufficienza safenica è la chiusura con colla di cianoacrilato. Si tratta di un trattamento alternativo all’intervento chirurgico tradizionale o alle terapie con laser o radiofrequenza.

I vantaggi della terapia sono molteplici:

  • È un trattamento ambulatoriale, il paziente può riprendere le sue attività quasi subito
  • Non c’è bisogno di ricovero
  • Non c’è bisogno di anestesia
  • La calza elastica viene usata per pochissimo tempo
  • La terapia viene effettuata inserendo un ago nella coscia dal quale viene fatto passate un piccolo tubicino per iniettare la colla